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La saponificazione

La saponificazione è una reazione chimica tra dei trigliceridi di acidi grassi e dell'idrossido di sodio, che restituisce come prodotti finali sali di sodio degli acidi grassi e della glicerina.

Per farla più semplice, è la reazione chimica tra i grassi (oli e burri) e la soda caustica che rende un sapone solido.

Questa reazione è esotermica, libera ed usa calore per svolgersi.

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La saponificazione
a caldo

La reazione di saponificazione è aiutata da una fonte di calore. In pratica, la mistura oli/soda è mantenuta al caldo a bagno maria fino alla fine della reazione di saponificazione.

Questa tecnica si chiama anche "al calderone"

Ha il vantaggio di essere più veloce ma io ho scelto di non usare questa tecnica semplicamente per una questione di risorse energetiche.

Mantenere acceso un bagno maria electrico o a gas per ore consuma molta energia e allo stesso tempo il regolamento europeo per la cosmesi non mi autorizza a fare dei saponi nella foresta con un fuoco di legna durante luna piena!

Utilizzo invece la saponificazione a freddo, che vediamp di seguito...

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La saponificazione
a freddo

Non è che la saponificazione a freddo sia davvero fredda... 

Abbiamo detto che la saponificazione è una reazione esotermica, quindi a bisogno di calore per farsi.

Il calore lo produciamo grazie al soluto di soda caustica: mescolandosi con l'acqua si genera calore.

Dall'altra ci sono oli e burri. i primi vengono usati cosi' come sono mentre invece i burri vanno scaldati per renderli liquidi.

il soluto di acqua e soda caustica, chiamato liscivia di soda; viene in seguito unita con gli oli e mescoliamo!

E' a questo punto che il processo cambia rispetto a quello a caldo: invece di miscelare e riscaldare si mixa e si lascia poi l'impasto al caldo nelle forme per 24 a 48 ore, il tempo che si completi la reazione

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